Percorsi, città e protagonisti dal 2000 a oggi
a cura di Franca Dariol
Dal 2000 a oggi, l’arte contemporanea italiana ha vissuto una fase di grande fermento e
trasformazione. In un contesto sempre più globalizzato e digitale, caratterizzato da una
pluralità di linguaggi, sperimentazioni e riconoscimenti internazionali. Le città, i festival,
le istituzioni e soprattutto gli artisti hanno avuto un ruolo fondamentale nel contribuire a
consolidare la scena artistica nazionale.
Tendenze e linguaggi emergenti
Negli ultimi vent’anni, l’arte italiana ha saputo esprimersi attraverso molteplici linguaggi.
Alcune tendenze rilevanti sono:
• Arte digitale e media interattivi: l’integrazione di tecnologie ha dato vita a installazioni
immersive e opere partecipative, aprendo nuovi scenari nella relazione tra artista e
pubblico.
• Arte ambientale e sostenibilità: sempre più artisti si confrontano con la crisi ecologica,
esplorando il rapporto tra uomo e natura.
• Arte performativa e interdisciplinare: il confine tra arti visive, teatro, musica e danza si
è fatto sempre più labile, favorendo performance dal forte impatto emotivo.
Alcuni protagonisti
Tra gli artisti che hanno lasciato un segno nella scena contemporanea italiana:
• Marina Apollonio, con le sue opere optical e cinetiche, ha esplorato la percezione
visiva e la geometria, esponendo in sedi come la Peggy Guggenheim Collection.
• Paolo Canevari, autore di installazioni e video dallo spessore concettuale, affronta
temi come la memoria e l’identità.
• Marco Lodola, con le sue iconiche sculture luminose, ha unito arte pop, design e
cultura urbana in un linguaggio accessibile e immediato.
Le città protagoniste
Molte città italiane si sono affermate come poli attivi di produzione e promozione dell’arte
contemporanea:
• Torino, con il Parco Arte Vivente, è un laboratorio a cielo aperto di arte ambientale e
partecipativa.
• Roma, grazie al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – è un punto di
riferimento per la giovane arte italiana.
• Milano, con le sue gallerie e fondazioni, è crocevia tra arte, design e innovazione.
• Forlì, con il festival Ipercorpo, promuove la sperimentazione performativa.
Focus: Treviso e Venezia
Vivendo fra le due province, ho osservato da vicino lo sviluppo dell’arte in queste città.
A Treviso:
• Ca’ dei Carraresi ha ospitato nel 2012 una rassegna internazionale di arte
contemporanea.
• Ca’ da Noal e Ca’ da Robegan hanno accolto mostre di artisti importanti come Sonia
Ros, Claudio Massini (era un mio docente), Omar Galliani.
• Museo Bailo, nel 2025, ha presentato “Differenti con metodo”, mettendo in dialogo arte
e design.
A Venezia:
• Biennale di Venezia: con la sua Biennale alla 60ª edizione del 2024, resta un faro per
l’arte mondiale.
• Arte Laguna Prize: Questo prestigioso concorso ha visto la presentazione dei finalisti
nel 2024 a Venezia, offrendo una piattaforma per artisti emergenti.
• Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE): Nel 2024, ha organizzato mostre
significative come "Lo Stile di Chiara Dynys" e "Anime di Venezia" di Lorenzo Quinn.
Tendenze
Le principali tendenze emerse includono:
Arte digitale e interattiva - Arte sociale e politica - Sostenibilità e ambiente
Un esempio virtuoso nel veneziano: Forte Marghera
A Mestre, Forte Marghera è un esempio riuscito di connessione tra patrimonio storico e
arte contemporanea. Qui si tengono residenze artistiche, mostre e progetti speciali come
quelli legati alla Biennale Arte o curati dalla Fondazione MUVE.
La mia visione personale
Sono Franca Dariol, pittrice e grafica, da anni osservo con curiosità la scena artistica
nel mio spazio locale, anche nelle sue contraddizioni. Da una parte nei social vedo una
tendenza all’iperrealismo, disciplina tanto osannata quanto criticata, non trovando in
essa un filone di evoluzione dell’arte, quanto piuttosto un’esaltazione del tecnicismo
pittorico. Da altra parte invece, c’è una forte spinta verso la ricerca e l’originalità, talvolta
ispirata anche da contesti internazionali. Personalmente, fra gli artisti che amo c’è Chun
Kwang Young, che offre visioni inusuali e complesse.
Nel mio atelier creo arte astratta, psichica e figurativa. Alcuni collezionisti mi apprezzano
per l’originalità, in un contesto dove spesso si tende a replicare stili già noti. Ho ideato
un mio linguaggio, in particolare con il ritratto astratto-psichico, con il quale miro a
cogliere l’essenza interiore della persona.
Donne, arte e resilienza
Nel mio entourage, in particolare tra le donne, sono molte le persone che si dedicano
alla pittura senza aver ricevuto una formazione accademica. Apprezzo molto la
perseveranza di queste persone di talento: riescono a dipingere dando prova di grandi
capacità.
Durante la pandemia, ho notato una vera esplosione di studio e ricerca pittorica.
L’obbligo di restare fra le mura di casa ha aperto spazi di tempo che si sono tradotti in
nuovi linguaggi e sperimentazioni artistiche.
Una visione personale e condivisa
Artiste in dialogo
Recentemente ho partecipato alla collettiva “Suprema armonia delle differenze”, tenutasi
a Mestre, vicino Venezia.
Io, Franca Dariol con opere materiche astratte:
“Le mie tele danno voce ad emozioni e stati d’animo che spesso non sapremmo come
esprimere. Sono emozionali, energiche e brillanti, portando luce e bellezza attraverso
l’uso del colore.” (www.francadariolart.it)
Con me c’erano:
Beti Cotic, con i suoi dipinti astratti:
“Con le mie opere esprimo il contrasto tra l'oscurità e la luce. Intrecci di luce. Una lotta
tra il bene e il male. Il mio ultimo quadro affronta il tema dell’inquinamento da
microplastiche.” (https://www.instagram.com/beticotic/)
Gaia Lionello, con le sue immagini di alberi su legno:
“Su ampie tavole in legno spiccano, solitari, alberi neri dai profili indefiniti. Rievocano un
ambiente alpino scomparso, una memoria di paesaggio strappata al tempo e all’uomo.”
(https://www.instagram.com/gaialionello/)
Conclusione
L’arte contemporanea italiana dal 2000 a oggi ha saputo rinnovarsi, dialogare con il
mondo e riflettere sulle sfide del presente. È un’arte viva, complessa e coraggiosa, che
continua a evolversi grazie al contributo di artisti, istituzioni e comunità locali. E
soprattutto, grazie a chi, ogni giorno, crea con passione.
Meolo VE Italia - 20/5/2025